Silenzio ad Alta Tensione
Lunedì scorso, un’improvvisa e massiccia interruzione di corrente ha oscurato la Spagna, il Portogallo e parte della Francia, paralizzando infrastrutture vitali come aeroporti, metropolitane, comunicazioni mobili e servizi bancari. Mentre milioni di cittadini cercavano risposte, due gruppi hacker filorussi – Dark Storm Team e NoName057 – hanno rivendicato l’azione, pubblicando messaggi ironici e link a reti governative presumibilmente compromesse.
“Spegniamo i Paesi da casa”, ha scritto uno degli hacker su X, allegando prove delle presunte infiltrazioni nei sistemi informatici di vari ministeri portoghesi, tra cui Interni, Giustizia e Ambiente. Verifiche indipendenti, come quelle di Check-Host, hanno mostrato malfunzionamenti reali nei servizi citati.
I due gruppi non sono sconosciuti nel panorama della guerra informatica. Dark Storm Team è un collettivo cyberattivista di recente emersione, noto per operazioni dimostrative a scopo intimidatorio, spesso accompagnate da messaggi provocatori. NoName057, invece, è già noto agli esperti di sicurezza per aver condotto attacchi DDoS e azioni di disturbo informatico contro Paesi e istituzioni critiche della NATO, in linea con la propaganda del Cremlino.
Nonostante ciò, le autorità hanno rapidamente ridimensionato l’episodio. In Portogallo, il Centro nazionale di sicurezza informatica ha escluso l’ipotesi di attacco. La stessa linea è stata adottata da Antonio Costa, presidente del Consiglio europeo, e da Teresa Ribera, vicepresidente della Commissione europea, che ha negato ogni sospetto di sabotaggio. Eppure, in Spagna, l’Audiencia Nacional ha incluso il terrorismo informatico tra le piste da non escludere.
Il sito di monitoraggio Leakd ha ricordato che NoName057 è già stato legato a operazioni offensive coordinate contro l’Occidente. Pur senza conferme ufficiali, se il blackout fosse stato davvero causato da un’azione informatica, sarebbe uno dei casi più gravi mai registrati in Europa.
La rapidità con cui si è verificato il blackout in Spagna – 15 gigawatt scomparsi in 5 secondi – e la mancanza di spiegazioni convincenti da parte delle autorità alimentano i sospetti. Nessun evento meteorologico anomalo è stato registrato, e i tecnici parlano di “due eventi concatenati di disconnessione”, ancora da chiarire.
Martedì mattina la situazione era in gran parte sotto controllo, ma restano interrogativi senza risposta. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha promesso di far luce sull’accaduto per “evitare che si ripeta”, ma per ora il silenzio ufficiale è più rumoroso dei blackout stessi.
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